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Ponteggi: definizioni e informazioni generali.

STORIA DEI PONTEGGI

Il ponteggio è una struttura reticolare provvista solitamente di montanti e impalcati. Fino ai primi del Novecento le strutture portanti venivano realizzate in legno strutturale (come Michelangelo per la costruzione della cupola della Basilica di San Pietro in Vaticano), mentre quelle moderne sono quasi tutte costituite in acciaio o in alluminio. Gli impalcati possono essere costituiti da tavole di legno (che vengono chiamate ponti) o di acciaio indipendentemente dal materiale con cui è costruita la struttura portante. Nei paesi asiatici vengono utilizzate anche strutture di bambù.

UTILIZZO PONTEGGI

I ponteggi vengono solitamente realizzati per la costruzione o ristrutturazione di edifici. In questo caso vengono considerati dispositivi di protezione collettiva contro le cadute dall’alto. Possono altresì essere utilizzati come strutture autoportanti per la creazione di palchi, gradinate, affissioni pubblicitarie o altro. In tal caso sono provvisti di zavorra o fondazione al piede. I ponteggi dei cantieri edili vengono solitamente equipaggiati con un sistema di allarme, disattivato durante i lavori e attivato durante le pause, in grado di attivarsi con eccessivi movimenti della struttura riconducibili a vandalismi.

TIPOLOGIE DI PONTEGGIO

In base alle vigenti normative italiane i ponteggi in acciaio possono appartenere aI seguenti tre sistemi: tubi e giunti, telai prefabbricati o montanti e traversi prefabbricati.

PROGETTO E CERTIFICAZIONE

Un ponteggio standard per poter essere montato deve essere in possesso dell’ Autorizzazione Ministeriale e dei dispositivi di sicurezza previsti nel Piano di montaggio, uso e smontaggio (PIMUS). In particolare per legge deve avere: Ancoraggi a muro - Parapetti - Cavallette prefabbricate - Tavole fermapiede - Scale - Tavolati in acciaio - Distacco tra  bordo interno dell’impalcato e l’edificio non superiore ai 20 cm - Elemento parasassi.

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